Lettera aperta
Eccellentissimo Signor Presidente della Repubblica
Sono estremamente provato, come milioni di italiani ed italiane, da questi due anni di genocidio razzista sionista dei bambini e del popolo palestinese.
Condivido al 100% le parole di Moni Ovadia pubblicate alcuni giorni fa su l'Unita'.
Fin dagli anni ‘70 ho conosciuto il terrorismo israeliano con cui venivano assassinati profughi palestinesi anche in Italia. Ancora oggi lo stato di Israele utilizza l’assassinio come strumento giuridico. Ciò dovrebbe essere vietato, ed infatti la Corte penale internazionale ha aperto la questione dopo la denuncia del SudAfrica.
Il golpe in Cile, il Vietnam e l’indocina occupati dall’esercito americano, il napalm nei villaggi, gli studenti fucilati in piazza a Città del Messico, l’Angola, l’apartheid in SudAfrica, si era attenti a tutte le parti ed i popoli oppressi del mondo. Il mondo coloniale stava finendo. Ma la Palestina subiva un dominio permanente, la cacciata dalle proprie terre, vissute da millenni.
Fu il Regno unito a permettere ciò, a seguito dell’uso del terrorismo da parte di Moshe Daian, con decine e decine di soldati inglesi uccisi.
Israele a mio avviso ha delle regole tipiche di uno stato fanatico religioso che rivendica per se' tutta la Palestina.
Sono scandalizzato ed offeso come antifascista e figlio di un uomo di cultura che fu partigiano di citta' nelle SAP, a causa della falsa coscienza di una trentina di stati occidentali e del loro seguito di giornalisti militanti della logica dei due pesi due misure, a dispetto della stragrande maggioranza dei paesi dell’ONU.
Sono scandalizzato e preoccupato della mancanza di democrazia, il cui sistema proporzionale è stato abrogato da tempo grazie ad una campagna mediatica di intossicazione che fece sprofondare la residua democrazia italiana, nello strapotere del denaro e dei vendipatria, truffatori e mafiosi di ogni genere.
L' Italia oggi è un regime che oggigiorno, aggirando le sue stesse regole, non rispetta assolutamente i principi della Resistenza antifascista: lo dimostra il trattamento che ci è riservato, a centinaia e forse migliaia di cittadini-e, come abbiamo denunciato 24 di noi, a diverse Procure della Repubblica nel gennaio scorso. Io subisco da 23 anni la tortura tecnologica e addirittura da 19 anni, nonostante sia tornato in liberta' nel 2006.
Ho conosciuto il carcere a 17 anni, a 25 anni, a 27 anni, e poi, dall'eta' di 34 anni fino all'eta' di 47 anni.
Dicevo che condivido appieno le parole di Moni Ovadia, e che sono solidale con i giovani che rifiutano le etichette.
No, Signor Presidente.
Non si puo' giustificare ogni delitto che colpisce un Popolo in forma sistematica come si fa a Gaza da 2 anni a questa parte, poiche' il nostro Paese ha dei residui e legittimi sensi di colpa per le leggi razziali del 1938, per i vagoni spediti nei lager, per i partigiani e gli innocenti che dettero la vita e che subirono le piu' tremende torture fisiche, o che patirono le oltre 1000 stragi nazifasciste tra il 44 e il 45 del novecento.
Non si puo' ergersi ad innocenti dopo Baghdad 1991.
Bisogna disarmare l'occidente e la sua creatura sionista.
Bisogna chiudere e riconvertire ogni fabbrica di armi ed aerei da guerra.
Bisogna disattivare ogni testata nucleare.
E bisogna, innanzitutto, riconoscere la Palestina.
Ed uscire dalla NATO.
Cambiare la politica.
Restituire il diritto ai giovani, alle donne, ai bambini ed alle bambine.
Perche' non so se vi è chiaro, ma il Popolo non crede piu' alle dittature, Usa in testa.
Paolo Dorigo